Pulizie in corso

Mompracem
Le parole sono importanti!
20040705 09:22

Domenica sera alla Fnac

Cosa fare la domenica pomeriggio-sera, se la mostra cui si vorrebbe andare ha dei problemi di orario estivo?
Ma si va alla Fnac, naturalmente! Giusto per spendere un altro po' di soldi in libri...
Ivi, oltre alla summenzionata pratica libido-masochistica, si può indulgere anche in una contemplazione socio-speleologica di ciò che di meglio offre il mercato librario italiano e non solo (cosa più difficile da fare nella mia libreria preferita, in quanto parzialmente protetta dalla propria specializzazione).
Ciò che ho notato, aggirandomi sospettosamente tra gli scaffali, è una decisa tendenza al vintage. E non intendo solo le copertine di quei romanzi/libri di auto-aiuto per donne in corriera su love, shopping e maschi a distanze variabili dal letto (tutta colpa loro, le copertine, intendo).
No, mi riferisco a una certa tendenza a riprendere gli stilemi propri della letteratura di genere della prima metà del secolo scorso (prima del 1950, per chi avesse ancora qualche difficoltà di catalogazione temporale) o anche precedenti, da parte, peraltro, di autori ed editori piuttosto diversi tra loro (altrimenti che tendenza sarebbe?).
Tutto ciò si evidenzia non solo nel contenuto prettamente testuale (argomenti trattati, ambientazioni, tipologie di trama), ma anche in un tentativo di arricchimento dello scritto con elementi grafici ed espedienti vari, per cercare di aggiungere quel tocco o quel sentore epocale che dovrebbero donare profondità all'esperienza libresca.
Naturalmente i risultati sono variabili.

Un paio di esempi

Cominciamo con un libro che, come editore originale ha uno che di trattamenti originali all'oggetto libro se ne intende. Si tratta, in realtà, del numeo 10 della rivista McSweeney’s Quarterly Concern, impostato come un'antologia di racconti che fanno il verso ai pulp e curato da uno che, poiché ha scritto un mediocre romanzo sugli inizi del fumetto supereroistico statunitense, è stato immediatamente osannato come esperto in materia. A differenza del libro di Eggers accennato prima, però, questa volta la Mondadori non ha mantenuto l'impostazione originale, infilando il tutto nella stretta scatola della collana Strade blu. Il che, sommato alla notoria assenza di cura editoriale che piaga il panorama italiano, otterremo un risultato che, invece di offrire il sentore delle vecchie riviste di genere, sembra il solito libro con, in più, appiccicate delle fotocopie di pubblicità d'epoca, in inglese.
Tutto ciò risulta ancora più evidente dando un'occhiata al numero 13 della stessa rivista, questa volta dedicata al bistrattato mondo dei fumetti (non ho, per fortuna, trovato il minacciato saggio di Michael Chabon): un tripudio di materiali, idee, colori e soluzioni grafiche curato da uno che di vintage e di fumetti se ne intende. Sto parlando, ça va sans dire, dell'edizione originale. Non so come questa sovracoperta "con un volume cartonato di 264 pagine in regalo" (più un paio di volumetti omaggio), rilegato in stoffa, stampato a foglio dorato, potrebbe mai venir riprodotta in Italia (sto parlando anche di una mera questione di costi/tiratura/mercato).

Categoria: libri

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